martedì, ottobre 17, 2006

Breve la vita felice di TAM HARROW

DANNI COLLATERALI
Il suo esordio sulla palafitta delle riserve fu premonitore.
Dovendo aprire una bottiglia di vino senza strumenti adeguati, il grande e muscolato Tam Harrow, la prese a badilate sfracellandola sull’impiantito e sparpagliando tutt’intorno vetri e prezioso succo.

LO SCHWARZENEGGER DAL CUORE DI PANNA
Mandato sull’isola... si presentò con il suo look da Rambo e si esibì per qualche giorno con baldanzose quanto inutili flessioni.
Dopodiché non combinò più nulla, ma deliziò il pubblico televisivo con i suoi repentini passaggi dalla versione “Schwarzenegger, tutto boria e tracotanza, alla versione “Coccolino” tutto lucciconi e mitezza.
Diede il meglio di sé nei colloqui con la moglie-padrona in cui surclassò addirittura “Mocio Vileda Enzo Paolo Turchi” che con il suo “Carmen, ti prego, fammi tornare!” aveva toccato vette di zerbinismo che si pensavano non più raggiungibili.
Il suo “scusa se ho rubato i cestini della merenda…avevo fame!” miagolato, con i lucciconi agli occhi, alla moglie-domina, resterà per sempre come una fulgida pagina di trash-TV.
La sua maglietta verde, sbrindellata e puzzolente dopo un mese d'ininterrotto uso ci mancherà.
Una prece.

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