martedì, febbraio 13, 2007

Le "Melandrine" di Edgar Degas

La serie "I Grandi Classici riproposti da Matra" prosegue con le celeberrime "Melandrine" di Edgar Degas.
La prima tela denominata "Chez Briator" è caratterizzata da un'esplosione di colori pastello con cui il pittore esprime in pieno la gioia prorompente della Melandrina il cui volto godereccio è appena velato dalla stanchezza per le scatenate danze appena terminate. Il tripudio di colori dello sfondo ben rappresenta gli eccessi e le pacchianate tipiche delle feste "chez Briator" (un "nouveau riche" al tempo piuttosto chiaccherato).




Nella seconda tela, molto più introspettiva e "matura", denominata "Verità o Bugia?" il pittore scava nella profondità dell'animo della Melandrina che appare trascolarata e diafana, macerata com'è dal dubbio atroce:
Mentire vergognosamente per negare i bagordi chez Briator?
Oppure ammettere la passionalità, la carnalità, ma soprattutto la volgarità di una scelta poco apprezzata in casa sua?
La Melandrina è titubante e s'interroga inquieta sulle possibili conseguenze di un'abbietta menzogna pubblica.

Edgar Degas (Parigi, 1834 – 1917) fu una delle figure centrali e più feconde dell'Impressionismo. Figlio di un ricco banchiere (il vero cognome era de Gas) partecipò al movimento mantenendo però una distinzione sociale ma anche artistica rispetto agli altri impressionisti. La sua "diversità" consistette principalmente nella scelta dei soggetti (prevalentemente "interni") e del taglio "fotografico" e modernissimo delle sue opere.
L'agiatezza con il tempo venne meno e con essa anche la vista che lo costrinse a ricorrere dapprima ai pastelli e alle gouaches e poi a limitarsi alla scultura.
Morì povero e praticamente cieco a 83 anni lasciando però un segno indelebile nel panorama artistico del secolo XIX°

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